L'architettura è stata da sempre espressione dei luoghi e dei popoli che l'hanno creata.

Il suo linguaggio materiale è stato fusione creativa di storia e geografia.

Il mondo è stato arricchito da innumerevoli culture locali, legate ognuna al proprio particolare ambiente, che si sono materializzate in un caleidoscopio di spazi, costruzioni e strutture che hanno caratterizzato ogni angolo del pianeta con proprie specifiche immagini.

 

Con l'avvento dell'età industriale l'architettura ha perso i suoi milioni di creatori per divenire un affare di produzione di massa.

L'architettura delle diversità dei luoghi rischia di scomparire, gli edifici "moderni" tendono ad essere delle macchine  che con impianti energivori cercano di simulare abitabilità, il mondo rischia di diventare una enorme periferia omogeneizzata dalle forme ripetitive e insignificanti.

 

Quando l'architettura esprimeva i luoghi.

non può ssere che la Grecia...
non può ssere che la Grecia...
non può essere che l'Austria...
non può essere che l'Austria...
le nostre valli di Comacchio
le nostre valli di Comacchio
le case di pietra della montagna veronese
le case di pietra della montagna veronese

L'architettura nel mito del "moderno".

Dove saranno?

Le prime due in Austria, le altre in Italia

.... ma tutte potrebbero essere dovunque e non ci dicono nulla dei luoghi e delle genti dove sono capitate .....